La diocesi del Trasimeno Est

ORATORIO

 

 INCONTRIAMOCI….PER COSTRUIRE

 

È partito il percorso per progettare insieme l’Oratorio. È aperto a tutti coloro che vogliono mettersi in gioco dai sedici anni in su, ragazzi, ragazze, sposi, spose, zii, zie, nonni, nonne … e soprattutto TE!!

Nel primo incontro:

COSTRUIRE SULLA ROCCIA INSIEME (Mt.7,24-28)

Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».


ORATORIO TIBERIADE

Nel nome un’idea

ORATORIO  [dal lat. tardo (eccles.) oratorium, der. di orare «pregare»]. – 1. Luogo di preghiera ma anche  d’incontro della vita di una parrocchia, attrezzato in modo da offrire a bambini e ragazzi la possibilità di praticare attività ricreative e sportive, sotto la guida di religiosi o laici.

TIBERIADE : I Vangeli nominano questo lago varie volte e sempre diviene momento fondamentale dell’incontro tra Gesù e i suoi discepoli o la folla.

Luogo di chiamate e di scelte: Gesù scelse alcuni dei suoi apostoliPietro,Andrea suo fratello, Giacomo e suo fratello Giovanni, questi ultimi figli di Zebedeo furono chiamati da Gesù mentre sulla riva del lago riassettavano le reti, e immediatamente lasciarono tutto e lo seguirono (Luca 5,1-11).

Luogo di aiuto: Gesù stava dormendo per la stanchezza, lo svegliarono, ed egli con poche parole calmò la furia del mare e del vento (Luca 8,22-25).

Luogo di vicinanza: Il Vangelo secondo Giovanni narra che nel cuore della notte Gesù apparve ai discepoli camminando sulle acque del lago (Giovanni 6,16-21). Sempre lì accadde l’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci.

Luogo di perdono e affidamento: la pesca miracolosa con il perdono di Pietro e la consegna a lui della Chiesa da parte di Gesù. (Giovanni 21,1-19)

Perché anche il nostro Oratorio, proprio come il lago di Tiberiade, sia luogo di chiamate, scelte, aiuto, vicinanza, condivisione e affidamento, costruiamolo sulla roccia di Gesù.  Abbiamo bisogno però di tante mani, e soprattutto di tanti cuori e di tante idee … anche la tue!!!

Ti aspettiamo al prossimo incontro   INCONTRIAMOCI ….SE HAI TEMPO

 

                                                                                                   INCONTRIAMOCI … SE HAI TEMPO

 

Nel secondo incontro:

 

SCEGLIERE IL PROPRIO TEMPO E DARSI DELLE PRIORITÀ.

 (Mc.1,9- 11)

 

In quei giorni venne Gesù da Nazaret della Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E subito, salendo dall’acqua,vide squarciarsi i cieli e lo Spirito come colomba scendere su di lui.  E venne una voce dai cieli: Tu sei il Figlio mio, il diletto; in te mi compiacqui!

 

 

IN QUEI GIORNI– C’è un tempo preciso in cui Gesù decide per la missione. Un tempo in cui sceglie con la testa e con il cuore. Decide con il cuore che è tempo d’amare, ma sceglie anche con la testa il luogo dove dare inizio: il Giordano, dal Battista, in mezzo alla gente che si faceva battezzare.

Il tempo per noi di metterci in gioco è una scelta di testa e di cuore prima ancora prima che di mani. Sono pronto a fare questa scelta? In che modo è coinvolto il cuore e la testa?

PRIMA E DOPO– con il Battesimo Gesù comincia qualcosa di nuovo. Lascia la vita protetta in  famiglia e va in mezzo agli uomini. Inizia un cammino che lo porta incontro agli uomini. Fissa la sua priorità.

Siamo qui per darci del tempo per andare incontro agli altri con l’oratorio. Il tempo che penso di dare è lo scarto o una priorità?

GLI ALTRI DIVENTANO UNA PRIORITA’– Gesù non fa discorsi programmatici ma va in mezzo agli altri e si fa battezzare come gli altri. La priorità è condividere da uomo la storia degli uomini, portando la Buona Notizia dell’Amore del Padre.

La scelta dell’oratorio significa condividere con gli altri il mio tempo e la gioia di stare con Gesù. Sono pronto?

 

INCONTRIAMOCI … se m’accogli

I

Nel terzo incontro:

 

COME ACCOGLIERE IL FRATELLO?

 

MC.3,1-6

Entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo. Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita. E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

 

  • LA MANO. La mano è fatta per ricevere, per lavorare e per dare. Con la mano l’uomo opera ogni bene e ogni male.

Le nostre mani all’oratorio come devono essere?

 

  • LO OSSERVAVANO. L’occhio è fatto per stupirsi.  Guardare l’altro lasciarlo entrare nel cuore. Gli occhi di coloro che guardano la scena sono solo pronti a giudicare Gesù e non vedono i bisogni dell’altro. Mentre Gesù vede col cuore.  In questo brano si parla di mano, di occhi, di bocca (tacevano) e di cuore: c’è chi li usa per il bene Gesù, ma anche chi per il male.

All’oratorio sapremo usare occhi, mano e cuore per accogliere?

 

  • NEL MEZZO. L’uomo è posto al centro della sinagoga, in cui si ascolta la legge.

Per accogliere bisogna saper vedere i bisogni dell’altro. Siamo pronti a farlo anche noi?

 

  • NEL GIORNO DI SABATO: Gesù pone al centro i bisogni dell’uomo, li accoglie al di là delle regole e degli schemi.

Quale accoglienza faremo nell’oratorio? Condizionata o libera dal giudizio?

 

 

Ti aspettiamo al prossimo incontro :

GIOVEDÌ 17 NOVEMBRE ore 21 (Passignano – Oliveto)